Dalla collaborazione col parroco sono partiti alcuni lavori su arredi sacri della chiesa di Bosco Chiesanuova, la quale si affaccia sulla principale piazza del paese. Negli anni si è instaurato col parroco un proficuo rapporto di collaborazione che ci ha permesso di progettare e realizzare alcuni oggetti per l'ambiente principale dell'edificio, come porta lumini, espositori e un leggio in stile.
LA RICHIESTA. L'idea del parroco era di creare un sistema espositivo non invasivo di arredi sacri, semplice ed elegante per l'ambiente principale dell'edificio, che si adattasse alla complessità di modanature e colori presenti sugli altari laterali. | LA PROGETTAZIONE. Dalla necessità di esporre sugli altari laterali alcune immagini sacre è nato un espositore in legno e vetro. Il nostro ufficio tecnico ha progettato e revisionato i disegni per arredo sacro assieme al parroco e ne è risultato risultato un espositore in vetro stratificato di sicurezza con basamento in legno e zavorra interna in metallo. Il basamento riporta la modanatura presente sullo zoccolo in pietra dell'altare. | |
IL RECUPERO. Per gli arredi abbiamo innanzitutto recuperato due antichi basamenti a prisma esagonale in abete rosso. Completato il restauro, con questi abbiamo realizzato un leggio e una bacheca in larice con schiena a pannello unico. È stato scelto lo stile neogotico con arco a sesto acuto, che ben si accosta agli altri arredi sacri presenti all'interno della chiesa. | LA RIPRODUZIONE. Il parroco ha poi richiesto una fedele riproduzione dei porta lumini esistenti nella Basilica di San Zeno a Verona. Interamente in noce Bahia, tali componenti di arredi sacri hanno gambe tornite e traversi tipo frattino, ripiano con vaschetta e targhetta incisa in ottone lucido, scomparti a cassetto e cassetta di sicurezza interna per offerte. La finitura è realizzata con gommalacca tinta noce. |
LA CAPPELLINA. Esigenze di tipo diverso hanno guidato la realizzazione di arredi sacri e pedane per la cappellina, luogo adiacente a quello principale dell'edificio. Lo stile del locale, semplice e più luminoso, richiedeva un distacco dalle tonalità scure e dalle forme severe dell'ambiente principale della chiesa.
IL MATERIALE. Per le realizzazioni il parroco ha messo a disposizione del larice prefinito, dalla tonalità tipica dell'essenza e che quindi si sposava perfettamente con le linee guida del tipo di arredo voluto. |
IL LEGGIO. L'ambone è nato nuovamente dal confronto di idee con il parroco. Realizzato in larice massello, l'intuizione è stata quella di affiancare due pannelli verticali sbiancati ad uno centrale laccato e traforato con motivi consoni al contesto sacro. L'accostamento delle superfici enfatizza così il contrasto visivo e la tridimensionalità del leggio. | |
LA STRUTTURA DELLE PEDANE. Il lamellare è servito per tre diverse pedane. Le tavole sono state leggermente spazzolate e poi sbiancate seguendo il consueto ciclo di verniciatura. Le tre componenti, una pedana per l'altare, una ad angolo per la sedia del sacerdote ed una per il leggio, sono state poi coibentate con polistirene e trattate con vernice speciale anticalpestio, per preservarle dall'umidità e dal frequente utilizzo. |
LA MENSOLA. Lo stesso motivo adoperato per la traforatura dell'ambone è stato impiegato per una mensola adibita a supporto per statua votiva. Il ripiano angolare, sostenuto da reggimensole ad arco congiunte da peduccio, trova proprio tale motivo, leggermente intagliato in noce massello sotto la scorniciatura. A completare il mobile, due pannelli a formare una schiena a tutto sesto, per incorniciare la statua. |